Inauguriamo questa nuova rubrica, dove vi parleremo delle vetture prendendo spunto da ciò che scrivevano le maggiori testate giornalistiche dell'epoca. Si scrive molto e si racconta ancora di più, ma quale "voce" più autorevole se non quella dei giornalisti che raccontavano in anteprima, o quasi, le vetture?
La prima auto che vi racconteremo attraverso il servizio di Quattroruote è la Peugeot «106 Rallye», definita "peperina" per l'epoca, stiamo parlando del gennaio 1994, esattamente trent'anni fa.
la Peugeot «106 Rallye»
La vivacità del 4 cilindri francese di cilindrata 1300 era messa in risalto dal limitatore fissato a quota 7400 giri/min. Un piccolo sussulto tra una cambiata e l’altra, ma il motore tirava con una notevole progressione.
La prova in pista aveva evidenziato un buon inserimento in curva, scivolando tra i cordoli ed innestando rapidamente una marcia dietro l’altra fino ad iniziare un nuovo giro.
La «106 Rallye» era l’erede naturale della precedente 205 Rallye.
La carrozzeria si caratterizzava per alcuni dettagli puramente sportivi, come i cerchi in lamiera verniciati di bianco, gli pneumatici ribassati, le fasce adesive colorate che la portavano ad assomigliare molto alla 205 Rallye.
All’interno si potevano trovare i sedili sportivi con i fianchetti profilati, i rivestimenti e le cinture di sicurezza in colore rosso, che contribuivano ad accrescere la natura sportiva di questa piccola vettura francese.
All’interno il posto di guida era ben studiato, con i sedili che trattengono perfettamente il corpo del pilota che trova tutti i comandi principali, il volante (non regolabile) e la pedaliera ben disposti.
La strumentazione è completa e raccolta davanti al pilota, il volante non è mai di ostruzione nella vista del tachimetro, del contagiri o delle spie di servizio.
La dotazione interne si ferma qui, il resto dell’abitacolo risulta abbastanza scarno, l’impianto di climatizzazione è davvero molto semplice, con le bocchette disponibili soltanto ai lati della plancia, senza ricircolo ne blocco dei flussi.
All’interno i sedili, oltre a differenziarsi per i fianchetti sportivi e per i rivestimenti, sono molto simili a quelli della 106 base.
Come dotazione extra-serie si poteva avere l’impianto ABS, il servosterzo ed il tetto apribile. Per chi voleva maggior confort poteva scegliere la versione 106 Xsi, molto più completa come dotazione.
Il motore deve essere utilizzato “in alto”, ovvero in un range tra i 5000 ed i 7400 giri/min. per avere una buona risposta sportiva. E' necessario quindi utilizzare molto il cambio, dotato fortunatamente di rapporti corti ed una buona manovrabilità.
La frenata senza ABS è comunque buona, con una risposta pronta grazie anche al pedale del freno piuttosto duro e dalla corsa breve.
Grazie ad un assetto piuttosto rigido i tecnici francesi sono riusciti a rendere la vettura agile ma facile da inserire in curva. La 106 rallye è molto sensibile alle manovre eseguite con sterzo, freno ed acceleratore, è facile passare da una situazione di sottosterzo ad un leggero sovrasterzo. Questa manovra era particolarmente apprezzata dai guidatori più esperti, ma poteva mettere in difficoltà il normale guidatore, che alle alte velocità poteva trovarsi a dover recuperare dei sovrasterzi in maniera molto difficile.
Se si sceglieva la versione Rallye ovviamente non si dava molta importanza al confort, piuttosto scarso a causa della bassa presenza di materiale insonorizzante e per le sospensioni rigide. Tutto sommato giusto per lo spirito agonistico della Rallye
Oggi la «106 Rallye» è oggi una vettura molto ricercata tra le piccole sportive degli anni '90, perché offre prestazioni briose con una spesa ancora contenuta. Al momento della scrittura di questo articolo le quotazioni vanno da un minimo di € 10000 ad un massimo di € 15000 per le vetture più in ordine.
Probabilmente la sua quotazione è destinata a salire ancora, vista l'ascesa di tutte le youngtimer in questo periodo, è forse quindi ancora il momento giusto per portare a casa una di queste vetture tutto pepe.
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Testi: Garage d'epoca
Foto: Press Stellantis