Oggi abbiamo avuto il piacere di intervistare per Garage D’Epoca Luca Donazzan
Come prima cosa raccontaci chi sei!
Sono Luca Donazzan, classe 1987, nato a Vicenza. Bassista, videomaker e founder di ARCHIVE DNZ.
La grande passione per la musica mi porta a rincorrere un mio grande sogno, diventare un musicista professionista. Sogno che si concretizza quando nel 2006 entro a far parte della band vicentina, i Lost. Un’ esperienza magnifica.
Negli anni riusciamo a collezionare certificazioni di vendite di tre dischi d’oro, un dvd di platino targato MTV e due premi FIMI ricevuti all’Arena di Verona durante le serate e performance ai Wind Music Awards.
Il riconoscimento più importante è nel 2009, quando vinciamo il Best Italian Act di MTV rappresentando l’Italia nel più importante avvenimento musicale europeo accanto agli ospiti della serata che erano U2, Jay - Z, Green Day, For Fighters solo per citarne alcuni.
Tanti tour, concerti e ospitate televisive.
Poi nel periodo dello scioglimento della band, inizio a lavorare affiancato da mio fratello gemello Marco, fotografo, alla realizzazione di shooting foto e video per artisti musicali come Ron, Omar Pedrini, Punkreas, The Sun e molti altri oltre a campagne per diversi marchi di moda.
Da circa 5 anni realizziamo anche foto e video per i clienti delle rosse di Michelotto.
Ad aprile 2023 fondo ARCHIVE DNZ, un brand di fashion streetwear nato per portare sul mercato capi di abbigliamento unici, senza regole dove, foto e grafiche stampate in serigrafia, possono trasmettere passione, emozione oltre a raccontare storie.
E tra le tante storie porto sui capi anche quelle immagini di archivio scattate dal mio papà, Beppe Donazzan, nel corso della sua carriera di giornalista sportivo.
Da quanto tempo sei un petrolhead e come è nata la passione per i motori?
La passione per i motori nasce fin da subito; forse anche inconsciamente.
Sono nato il 1 gennaio data storica per un evento mondiale la “ Parigi - Dakar . Infatti mio papà partì subito dopo per seguire come inviato speciale de “Il Gazzettino” l’avventura !
Da ragazzino la giornata che aspettavo più di ogni cosa era la domenica non perché non ci fosse scuola, ma perché potevo seguire le gare di F1 e del motomondiale trasmesse in TV.
Era come affiancare a distanza mio padre, che le seguiva per il quotidiano e vivere con lui le emozionanti corse.
E’ capitato anche che mi ritrovassi alle presentazioni dei suoi libri e incontrare i miei idoli come Max Biaggi, Valentino Rossi, Franco Picco, Jean Alesi, Alex Zanardi, Clay Regazzoni, Miki Biasion, Sandro Munari, solo per citarne alcuni.
Impossibile non essere affascinato da questi personaggi ed “eroi” delle due e quattro ruote. Come impossibile dimenticare l’emozione che ho provato nell’entrare nel box ed assistere ad una prova di F 3000. Incredibile ! Poi a14 anni, come ogni ragazzino sogna, ho potuto avere il “famoso “ scooter .
Calcare la strada, sentirti libero.
E’ senza dubbio una passione che non mi lascerà mai.
Sei proprietario di auto d’epoca? Se no, quale ti piacerebbe avere e perché?
Per 25 anni abbiamo avuto in garage una bellissima Porsche Targa 3.0 del 1978, rossa; che mi ha fatto amare il rumore che solo il raffreddamento ad aria della casa di Stoccarda può scatenare.
Un suono inconfondibile.
Sarebbero tantissime le auto che potrei citare qui e che mi piacerebbe avere…se potessi sognare in grande menzionerei la Porsche Carrera RS 2.7 perché la linea e la storia di questa macchina mi ha da sempre affascinato o la celebre Ferrari F40, un sogno di tanti ! Le ho ammirate nelle mia camera su posters o con i famosissimi modellini della Bburago.
Come ti immagini il futuro delle auto d’epoca in questo mondo sempre più proiettato sull’elettrico?
Credo e spero ci sarà sempre “spazio” per la benzina (magari trasformata in e-fuel) e per le auto d’epoca.
Non riesco ancora a immaginarmi un mondo senza poter ammirare sulle strade queste splendide macchine.
Per te cos’è che rende così speciale e coinvolgente il mondo delle auto d’epoca?
L’artigianalità di come sono state costruite oltre al fatto che dietro a queste auto ci sono dei veri “scultori” e ingegneri di prestazioni e bellezza.
Il fascino delle auto d’epoca non credo sia replicabile e paragonabile dalle auto di nuova concezione.
Auto d’epoca vuol dire cura, ricerca e dedizione per un qualcosa che vive nel tempo , che ha “un’anima”
Impossibile non essere coinvolti in questa passione.
Che auto guidi attualmente e perché?
Audi A4 Avant.
Anche se non si tratta di un’auto sportiva credo sia una delle più versatili, comode e affidabili che abbiamo in circolazione.
Testo: Angela Piazza
Foto: Luca Donazzan