Si è conclusa la 41esima edizione di Auto e Moto d'Epoca 2024 a Bologna, un successo sotto molti punti di vista, ci sono alcuni "ma" riguardo il trend delle ultime edizioni.
Non si può negare che la richiesta riguardo il mondo delle auto d'epoca stia cambiando, spostando il focus su auto più recenti, le cosiddette Youngtimer.
Fin qui non ci sarebbe nulla di cui sorprendersi perché fa parte del normale corso del tempo, che vede nuove generazioni appassionarsi al mondo delle automobili da collezione, e questo va di pari passo con l'età anagrafica, quindi è normale che i nuovi appassionati guardino con maggiore interesse auto di fine anni '90 fino ad arrivare ai primi anni 2000.
Si trovano quindi a prezzi maggiori automobili iconiche degli anni '90, le piccole pepate come Peugeot 106 e 205, Renault Clio ma anche le italiane con la Fiat Punto GT. Si passa poi alle coupè come la BMW serie 3 E46, Mercedes CLK ed SLK e le evergreen Boxster e Cayman di Porsche.
Insomma, le auto degli anni '60 e '70 stanno vivendo una propria crisi di mezza età, troppo vecchie per fare appeal sui più giovani e con troppi problemi legati a manutenzione e ricambi per gli appassionati o possessori.
Questo traspare anche nell'offerta di vendita di Auto e Moto d'Epoca 2024, troviamo infatti spesso e volentieri automobili più recenti in vendita tra gli stand, ma c'è un bel "problema" in questo.
Il problema secondo il nostro punto di vista ( e non solo nostro, pensiero condiviso anche da qualche espositore di questa edizione) è che troppo frequentemente trovavamo auto che hanno poco a che fare con lo spirito della kermesse perché di auto e moto d'epoca talvolta c'era ben poco, con esposte auto semi-nuove e spesso senza un reale motivo di essere li.
Sia chiaro, siamo tutti d'accordo che alcuni modelli diventeranno un domani delle vere e proprie auto da collezione, però trovarle esposte in un luogo che dovrebbe celebrare la storia dell'automobile stonava un pochino.
Da parte degli organizzatori ovviamente siamo sicuri che ci sia il massimo impegno per migliorare di anno in anno, quindi ci sentiamo di condividere il nostro pensiero affinché le future edizioni portino dei miglioramenti. Girovagando nei social alcuni suggerivano di dividere gli espositori in base all'anzianità delle vetture, secondo il nostro punto di vista sarebbe più sensato introdurre un rapporto tra auto d'epoca, youngtimer e recenti.
Ma com'era quindi questa edizione di Auto e Moto d'Epoca?
Dobbiamo essere sinceri, rispetto la scorsa edizione abbiamo trovato un salone meglio disposto e più ordinato, rimescolando le carte dei padiglioni sono stati disposte al meglio le categorie merceologiche, che permettevano al visitatore di seguire i propri interessi senza incrociare aree poco interessanti ma comunque affollate.
L'offerta di auto in vendita è come sempre più che ampia con letteralmente qualsiasi veicolo in vendita, dal modello da restauro integrale al modello da esposizione. Non crediamo si potesse fare l'affare per quanto riguarda il prezzo acquistando in fiera, ma piuttosto riuscire a concludere l'acquisto di un modello ricercato a lungo.
In questi contesti l'attenzione deve rimanere sempre alta perché è facile trovare venditori onesti che propongono in vendita veicoli in ordine a 360 gradi, sia veicoli con qualche "scheletro nell'armadio".
L'area dei club, con ACI ed ASI in primis, conteneva molti club di marca o modello, con appunto i due enti principali a contendersi il maggior numero di visitatori. In entrambi gli stando infatti si potevano seguire interviste, premiazioni e talk sul mondo delle auto d'epoca.
Il padiglione dei ricambi come sempre è quello più particolare, con espositori di primo livello ma anche stand dove si possono trovare ricambi inaspettatamente, magari nascosti tra i banchi del materiale in vendita.
l'area dedicata alle moto quest'anno era più raccolta e concentrata in un area dove tutto era disposto al meglio, dando il giusto risalto ad un settore in costante crescita, con il marchio Piaggio e la leggendaria Vespa a trainare la richiesta e l'offerta.
In conclusione ci sentiamo di promuovere questa edizione di Auto e Moto d'Epoca sperando però di trovare i miglioramenti suggeriti da molti nella prossima edizione.
Testo: Redazione